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PabloPicasso

 

Pablo Ruiz y Picasso, semplicemente noto come Pablo Picasso è stato un pittore, scultore e litografo spagnolo di fama mondiale, considerato uno dei protagonisti assoluti della pittura del XX secolo.
Snodo cruciale tra la tradizione ottocentesca e l'arte contemporanea, Picasso è stato un artista innovatore e poliedrico, lasciando un segno indelebile nella storia dell'arte mondiale per esser stato il fondatore, insieme a Georges Braque, del cubismo. Dopo aver trascorso una gioventù burrascosa, ben espressa nei quadri dei cosiddetti periodi blu e rosa, a partire dagli anni venti del Novecento conobbe una rapidissima fama: tra le sue opere universalmente conosciute Les demoiselles d'Avignon (1907) e Guernica (1937).
Pablo Picasso nacque a Malaga, nel profondo Sud dell'Andalusia, alle 11:15 di notte del 25 ottobre 1881, in Plaza della Merced. Era il primogenito di Don José Ruiz y Blasco (1838–1913), pittore di modesta levatura che lavorava come insegnante di disegno alla Scuola delle Belle Arti e conservatore del Museo della città, e Maria Picasso y López (1855–1939), donna di origine genovese dalla quale prenderà il nome d'arte (Picasso). Al giovane Pablo, in ogni caso, furono imposti numerosissimi nomi, tutti in onore a vari santi e parenti: Pablo Diego José Francisco de Paula Juan Nepomuceno Maria de los Remedios Cipriano de la Santísima Trinidad Ruiz y Picasso, di cui gli ultimi due tratti dal padre e dalla madre, ai sensi della regola del "doppio cognome" vigente in Spagna.
La scrittrice Gertrude Stein ricorda la famiglia di Picasso in questi termini:
« In antico, venendo probabilmente da Genova, la famiglia Picasso passò in Spagna attraverso Palma de Mallorca. La famiglia della madre era una famiglia di argentini. La madre, come Picasso, è fisicamente piccola e robusta, con un corpo vigoroso, pelle scura, capelli quasi neri, lisci e forti: suo padre, come Picasso diceva sempre, somigliava a un inglese, cosa di cui Picasso e suo padre andavano fieri. Era alto, con capelli ricci e un modo di imporsi quasi all'inglese »
Picasso rivelò precocemente uno spiccato talento artistico: secondo la madre, le sue prime parole furono «piz, piz», abbreviazione di lápiz, che in spagnolo significa «matita». La formazione del giovane Pablo avvenne sotto la guida del padre Don José, che valorizzò il precoce talento del figlio introducendolo all'esercizio della pittura e allo studio dei grandi maestri. Picasso si avviò al mestiere di pittore durante il proprio apprendistato presso il padre, realizzando già nel 1888-9 il suo primo dipinto, Il picador: ne seguirono molti altri, tutti caratterizzati da un'eccezionale abilità tecnica che si dice abbia spinto uno sbalordito don José, ormai superato dal giovane allievo, a rinunciare alla tavolozza e ai pennelli.
Nel 1891 la famiglia di Picasso si trasferì a La Coruña, in Galizia, dove don José aveva accettato l'impiego più redditizio di insegnante nella scuola d'arte locale, l'Instituto da Guarda. «Sebbene mio padre fosse disperato, per me il viaggio a La Coruña era come una festa»: Pablo, a differenza del padre, ricorderà con molta gioia il soggiorno quadriennale nella città galiziana, dove ebbe modo di perfezionare le proprie doti artistiche frequentando, a partire dal 1892, i corsi di disegno della Scuola di Belle Arti. Picasso, in questo stesso periodo, diede prova del suo talento anche attraverso l'ideazione e la raffigurazione di riviste con nomi puramente di fantasia, quali La torre de Hercules, La Coruna, e Azul y Blanco.
Intanto, la madre María concepì altre due figlie: Dolores (detta Lola) nel 1884, e Concepción (detta Conchita) nel 1887, destinata a morire nel 1895 di tubercolosi, a soli nove anni di età. Nell'ottobre dello stesso anno, inoltre, Don José venne nominato professore a La Lonja, e la famiglia Ruiz si trasferì a Barcellona, proprio nello stesso periodo in cui l'ingegner Ildefons Cerdà stava realizzando l'Eixample. Pablo approdò insomma in una metropoli ricca di suggestioni culturali, animata dai nuovi fermenti del Modernismo catalano e da una sostanziale «indipendenza politica, stabilità economica e prosperità artistica».
Nel 1896, riconoscendo il suo talento, con l'aiuto del padre Picasso aprì un atelier a calle de la Plata. Da questo studio, condiviso con l'amico Manuel Pallarès, uscirono diversi quadri che conobbero tutti una calda accoglienza: L'enfant de choeur (1896), La prima comunione (1895-96) e Scienza e carità (1897), guadagnandosi con quest'ultima tela anche una menzione d'onore alla mostra nazionale di Belle Arti a Madrid e, successivamente, un premio a Malaga. Incoraggiato sia dal successo ottenuto, che soprattutto dai crescenti attriti con il padre, che lo voleva a Monaco di Baviera (a suo giudizio, «città dove si studia seriamente la pittura senza occuparsi delle mode come il pointillisme e tutto il resto»), Picasso decise di imprimere un più decisivo impulso alla propria formazione artistica trasferendosi a Madrid. Nella città madrilena il giovane pittore venne rapidamente ammesso ai corsi dell'Accademia Reale San Fernando, e visitò assiduamente il museo del Prado, dove venne a contatto con le opere di Velázquez, El Greco, Zurbarán e Goya. La permanenza madrilena di Picasso, tuttavia, si protrasse per un solo, duro inverno, dopo il quale venne colto da un feroce attacco di scarlattina che lo costrinse, nella primavera del 1898, a trascorrere ben otto mesi a Horta de Ebro presso i genitori di Pallarès, e poi finalmente a fare ritorno a Barcellona.

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